mercoledì 28 novembre 2018

The Grand Old Duke of York

THE GRAND OLD DUKE OF YORK  è una famosissima filastrocca inglese che fa parte del vasto patrimonio delle Nursery Rhymes, un patrimonio antico ma ancora molto valido da un punto di vista didattico. 

Nasce come filastrocca, ma molto spesso viene fruita sottoforma di canzone, e non c’è bambino anglosassone che non la conosca. 

Una bella versione cartacea della filastrocca, accompagnata da delicate illustrazioni, è quella proposta dalla casa editrice IglooBooks.


La storia racconta le vicende di un duca realmente esistito, tale Principe Federico, che fu Duca di York tra il 1763 e il 1827:

Oh, the grand old Duke of York,
He had ten thousand men,
He marched them up
to the top of the hill,
And he marched them down again.

And when they were up
they were up,
And when they were down
they were down,

And when they were only halfway up,
They were neither up nor down


Ma fu davvero questo il duca originale della storia? Non sembrerebbe certo, così come è incerta l'origine della filastrocca. Si parla anche di Richard, duca di York nel 1400, famoso per essere stato sconfitto nella battaglia di Wakefield, nel dicembre del 1460.

Come per tante altre filastrocche, anche questa nasce nella tradizione popolare, ed ha una origine e una storia incerta, che si basa comunque su un personaggio storicamente esistito. 

Compare per la prima volta, nel Mother Goose del 1913, ma chiaramente le sue origini sono molto più antiche. 

Una delle principali particolarità della canzone, è che si recita marciando, e questo sicuramente aiuta il coordinamento e la motricità nel bambino, perchè bisogna eseguire le azioni indicate sul testo. 

La melodia che costituisce la canzone, è decisamente orecchiabile, tanto da essere davvero immancabile durante le feste di compleanno dei bambini inglesi. In particolare, il testo si presta sicuramente ad accompagnare attività didattiche, musicali e con l’aritmetica. 

Ecco qui due versioni diverse della filastrocca con lo stesso testo:




Buon ascolto!

Maria Serena Cavalieri