giovedì 21 aprile 2022

Storie inedite e meno conosciute di Beatrix Potter


Tra le storie scritte da Beatrix Potter, ce ne sono alcune che sono davvero poco conosciute. Sono in tutto quattro, scritte in periodi diversi e ricche di spunti interessanti sul percorso artistico dell’autrice. Mostrano la sua capacità di unire sapientemente immagine e testo scritto, una capacità che migliorerà con lo scorrere del tempo. 

Di queste storie parleremo qui di seguito, ma prima non possiamo non citare Three Little Mice che risale all’inizio della carriera di Beatrix, iniziata con l’illustrazione di alcuni biglietti di auguri. Fu la stessa Beatrix, ancora ignara di quello che sarebbe stato in seguito il suo futuro di scrittrice, a farne un libretto a uso personale. La fonte di ispirazione era una antica filastrocca per bambini conosciuta come Three little mice sat down to spin. Il libriccino non venne mai pubblicato. 

Nel 2016 un’altra di queste storie inedite è stata da poco illustrata dal famoso Quentin Blake, conosciuto per aver lavorato sui libri di Roald Dahl. Vediamo di quale si tratta.

 

The tale of Kitty in Boots


Siamo nell’autunno 2016 quanto a 100 anni dalla sua prima stesura, vengono pubblicate queste avventure del gattino con gli stivali. Il merito è della casa editrice Penguin Random House, un autentico punto di riferimento mondiale nella pubblicazione di libri per bambini e ragazzi e che ha già al suo attivo la pubblicazione di tutta l’opera della Potter.  La storia è del 1914 ma è stata riscoperta casualmente solo recentemente, trovata durante alcune ricerche al Victoria and Albert Museum dove sono conservate moltissime lettere e scritti di Beatrix. Proprio in quelle carte la scrittrice inglese racconta del protagonista di questa storia, un gatto nero dalla doppia identità. Nella vicenda ritroviamo anche lo stesso Peter Coniglio, decisamente invecchiato. 


The Sly Old Cat


Questa storia è stata scritta nel 1906 e tradisce una mano ancora acerba della disegnatrice. A quei tempi non venne pubblicata e anche in seguito non venne mai completata per problemi di salute di Beatrix. I disegni non verranno più ripresi e restano una bella testimonianza degli esordi di quella che sarebbe diventata una meravigliosa carriera artistica. La storia racconta le avventure di una gatta avida che non voleva condividere il bricco colmo di latte con nessuno. Ma un furbo topolino incontrato per caso e diventato suo ospite riuscirà a sfuggirle.

 



The Fox and the Stork


Anche in questa storia ci sono un padrone di casa e un ospite davanti a una tazza di tè. I due non vanno d’accordo anche in questo caso. Come non pensare a La volpe e l’uva, la famosa storia di Esopo? Fu questa similitudine a indurre l’editore di Beatrix a tergiversare sulla pubblicazione di questa e delle altre storie inedite. Del resto, anche la vista di Beatrix ai tempi stava peggiorando e questa fu l’unica storia che lei riuscì illustrare completamente.

 


 

The Rabbits' Christmas Party


Siamo nel 1890 quando Beatrix scrive e illustra questa storia natalizia. Non c’è una vicenda strutturata perché quello che si vede sono solamente alcuni coniglietti intenti a festeggiare il Natale. I disegni vennero regalati dall’autrice a persone diverse e tra queste c’era un ragazzino americano di 13 anni. Si tratta di un esempio molto interessante dalla bravura di Beatrix perché nella versione originale ci sono anche delle correzioni che denotano l’atteggiamento critico della scrittrice nei confronti della sua opera. 

 

Maria Serena Cavalieri