martedì 18 gennaio 2022

Nel mondo di Beatrix Potter: Appley Dapply's Nursery Rhymes

La prima collezione di filastrocche scritta da Beatrix Potter, risale al lontano 1902. Si trattava di un progetto al quale la scrittrice e disegnatrice inglese teneva davvero tanto ma che non vide una effettiva pubblicazione fino al 1917. 

Fu l’editore Frederick Warne a scoraggiarne l’uscita, fino a quando molti anni dopo non chiese a Beatrix un prodotto innovativo, che gli permettesse di riprendersi da una crisi finanziaria. Fu così che lei gli ripropose qualcosa che aveva già scritto e che permise al suo editore, una volta pubblicato il manoscritto, di venderne molte copie.

Di tutto questo, la prima impressione che ha oggi il lettore moderno, è quella di una raccolta eterogenea, dove gli stili sono vari  e dove rivivono antiche tradizioni e modernità. Per non parlare poi di alcuni personaggi davvero indimenticabili... Continua a leggere per scoprire questa raccolta di filastrocche nel dettaglio.

 


Una passione che viene da lontano


La passione di Beatrix per le rime è tutta da scoprire all’interno di quel vasto aspetto della storia anglosassone che va sinteticamente sotto il nome di “Nursery Rhymes”. Si tratta di un complesso quanto interessante universo culturale di antiche origini dove la poesia si esprimeva in forme arcaiche e ricche di suggestioni che spaziavano dal mondo dell’arte a quello della letteratura, passando per fisica e matematica. Già dentro la storia natalizia del sarto di Gloucester (The Tales of Gloucester) ritroviamo questa passione, che si è espressa anche in autentiche raccolte di filastrocche come questa dedicata ad Appley Dapply (Nelly Macchiolina). 




Una strofa per ogni animaletto


Questo libro di filastrocche, pubblicato per la prima volta nel 1917, si apre con tre strofe dedicate a Appley Dapply, una topolina che si diverte ad aprire tutti gli armadietti che trova alla ricerca di cibo e leccornie. In particolare, lei predilige la credenza della sua vicina di casa dove trova i dolcetti e il formaggio più buoni. A proposito, vi ho detto che Appley ama tantissimo le torte? La seconda filastrocca è dedicata alla sorella di Peter Rabbit che un giorno riceve la visita di un coniglio nero. Cosa vorrà mai? E arriviamo così alla quarta strofa dove il protagonista è un vecchio porcospino che darà in seguito il cambio a una dolce topolina che vive dentro una scarpina e ad altri animaletti tutti da scoprire. 


E le illustrazioni?


Un’interessante particolarità della raccolta, è data dal modo in cui le rime sono associate alla illustrazioni. Ci sono tre strofe che corrispondono alla prima filastrocca, seguite da altrettante per la seconda. Mentre si passa poi ad una singola rima e illustrazione per ognuno dei seguenti personaggi presentati. Sulle immagini, ci sarebbe davvero tanto da dire, si distinguono come in tutta l’opera di Beatrix per il realismo quasi fotografico e per la grazia e la delicatezza dei particolari. È davvero indimenticabile l'elegante  scarpetta settecentesca dove vive la signora topolina con i suoi piccini. 

Quale di queste filastrocche è la tua preferita? Nel prossimo contributo continueremo a parlare di Beatrix Potter e della sua opera ma con una piccola sorpresa!



Maria Serena Cavalieri