giovedì 14 novembre 2019

Nel mondo di Beatrix Potter | The Tale of Jemima Puddle-Duck

Uno tra i personaggi più ricchi di personalità, fortemente caratterizzati e soprattutto tra i più amati da Beatrix Potter, c'è sicuramente JEMIMA PUDDLE-DUCK.

In particolare, dalla storia di Jemima, pubblicata la prima volta nel 1908, trapela il grandissimo affetto che l'autrice provava per Hill Top e per la vita stessa della fattoria. 

La fattoria di Hill Top era stata acquistata da Beatrix qualche anno prima, nel 1905. Qui in ritmi della giornata erano scanditi dal sole e dalla natura, dalle esigenze di lavoro in campagna. Ci si svegliava davvero molto presto, al sorgere del sole, e le cose da fare erano davvero tante!


Tutto questo l'autrice ha saputo ricrearlo nella storia, facendo assumere ai suoi personaggi antropomorfizzati, dei tratti tipici di persone che lei stessa conosceva: ecco qui la moglie del Fattore, la signora Cannon, rappresentata mentre da da mangiare ai polli all'interno della storia, e poi i figli della Signora Cannon, Ralph e Betsy, che tra l'altro sono i due bambini ai quali Beatrix ha voluto dedicare la storia. 

Uno tra i tanti elementi che rendono incantevoli le storie di questa grande artista, è proprio la bella usanza di dedicare le sue nuove storie a qualcuno che le era particolarmente caro.  

Ma non è finita: nella storia, la protagonista stessa, Jamima, altri non è che una vera e propria anatra conosciuta personalmente da Beatrix. E poi non possiamo dimenticare il cane Collie che anche lui viveva a Hill Top.  

Ma chi è Jamima? Dire che è un'anatra di razza Aylesbury, non è affatto sufficiente, porchè ha un carattere molto particolare, è sicuramente molto dolce, ma sa assere anche stizzosa e piuttosto credulona. La sua storia non riguarda solamente lei, perchè è una storia corale. Solo che i protagonisti, sono gli animali della fattoria.

 C'era una volta la moglie del fattore, che non permetteva a Jemima di covare le sue uova, perchè non la pensava molto affidabile. Questo per lei era motivo di grandissima offesa, così andò da sua cognata, che invece se ne stava seduta comodamente sulle sue, di uova. 

Non era affatto felice di non poter covare le sue uova, così un giorno, con indosso il suo scialle e una cuffia, si allontanò dalla fattoria. 


Arrivando proprio al limitare di  un bosco, iniziò ad avere qualche grossa difficoltà ad usare le ali, perchè proprio non c'era abituata, a volare.

Cerca e ricerca, ecco un ceppo che sembrava tranquillo per deporre le sue uova, ma sopra sul ceppo c'era qualcuno: ma è il signor Tod, la volpe! La povera anatra, che a questo punto si mostra al lettore davvero troppo ingenua, non lo riconosce, anzi, colpita dalla grande educazione della volpe, inizia a fidarsi di lui. Senza sospetti alcuni, si accomoda a covare le uova nella tan.....volevo dire, nella casa, della volpe. 

Cosa accadrà adesso? Cosa le dirà Kep in cane quando la vedrà tutta sola? 

Una storia poetica, piena di delicatezza, una storia che sicuramente sa dare tanti spunti di riflessione a casa e a scuola, sul tema della "cura" e della "fiducia" e per lavorare con l'intelligenza emotiva.

I concetti stessi di nido e di protezione dei più piccoli di casa, del valore dell'amicizia e dell'intelligenza, della fiducia in se stessa e della rassicurazione come bisogno primario per le giovani mamme, ci sono tutti, nelle poche pagine che compongono la storia, e nei meravigliosi disegni che l'accompagnano.



Il racconto di Jemima Puddle-Duck fu pubblicato per la prima volta da Frederick Warne & Co. nel luglio 1908.   Jemima Puddle-Duck è stato il primo dei suoi libri ambientato interamente nella fattoria con le illustrazioni che riproducono stralci di vita contadina. 

Tutta la storia richiama Cappuccetto rosso, come indicato anche dalla stessa autrice, e ha avuto sicuramente una grande fortuna proprio come la celebre fiaba. Sono tantissimi gli oggetti, anche di uso quotidiano, che riproducono fedelmente questa famosa anatra, come il carrillon che vedi in foto, realizzato da SCHMID.



Lasciamo Jemima alle sue uova, non dimenticare di leggere la storia per intero, soprattutto in lingua originale. Nel prossimo contributo, proseguirà il nostro progetto-lettura, con un altro magnifico personaggio creato da Beatrix!

Maria Serena Cavalieri